1. Il Paese del Vento_ Akroama

    I sogni di ragazza di Grazia Deledda e il suo giovanile amore per Gabriele, fantasma che la perseguita fino alle soglie del matrimonio con un altro uomo, sono all'origine di questo romanzo squisitamente autobiografico e fortemente introspettivo, scritto nel 1931. Dietro il nome di Gabriele, si nasconde una figura reale, quella di Stanis Manca, brillante giornalista di cui la scrittrice si innamorò con tutta l'ingenuità e l'entusiasmo dei suoi giovani anni. Stanis Manca fu subito incuriosito da questa ragazza. La volle conoscere e nell'estate del 1891 si recò a Nuoro a trovarla.

  2. L'angelo della storia | Sotterraneo

    Nel suo ultimo lavoro il filosofo Walter Benjamin descrive un angelo che vola con lo sguardo rivolto al passato, dando le spalle al futuro: le macerie di edifici e ideologie si accumulano davanti ai suoi occhi [strumenti musicali in fondo all’oceano, radar malfunzionanti, balene spiaggiate] e l’angelo vorrebbe fermarsi a ricomporre i detriti [neonati morti, statue in Antartide, conigli fluorescenti], ma una tempesta gonfia le sue ali e lo trascina inesorabilmente in avanti [danze isteriche di massa, paracaduti inceppati, gatti milionari]: questa tempesta è ciò che chiamiamo progresso.

  3. Macbettu

    Il Macbeth di Shakespeare recitato in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini. L’idea nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia. I suoni cupi prodotti da campanacci e antichi strumenti, le pelli di animali, le corna, il sughero. La potenza dei gesti e della voce, la confidenza con Dioniso e al contempo l’incredibile precisione formale nelle danze e nei canti.

  4. Tragùdia - il canto di Edipo

     

     

    64th INTERNATIONAL THEATER FESTIVAL MESS:
    – “Golden Laurel Wreath Award” Grand Prix per il miglior spettacolo
    – “Golden Laurel Wreath Award”, miglior regista Alessandro Serra
    – “Golden Laurel Wreath Award”, miglior attore/attrice Chiara Michelini
    –  Premio Radio Sarajevo “Sound of MESS” per il miglior uso dei suoni in teatro