ST | MR - PROTOTIPO #1

Bando pubblico “Microincentivi per l’innovazione” – III Avviso – POR FERS 2014-2020 – Asse 1, Azione 1.3.2. 

N. di protocollo Sardegna Ricerche: 12702 del 31/12/2020
Codice SIPES: SERV_INN_MICRO3-216
Titolo del progetto: ST | MR - PROTOTIPO #1
Codice Unico di Progetto (CUP): G29J21007590006
Tipologia di progetto: Interventi “Covid 19”
Provvedimento di concessione dell’agevolazione: Determinazione del Direttore generale n. 745 del 10/08/2021

Il progetto si è sviluppato nei mesi, da settembre 2021 a maggio 2022, con incontri fisici o zoom con i vari consulenti, confronto e interlocuzione costante fra il soggetto beneficiario e i vari consulenti. I contatti con i consulenti hanno dato impulso a nuovi progetti, collaborazioni e percorsi di programmazione delle azioni influenzati dagli strumenti acquisiti grazie ai consulenti.
Prima di procedere analiticamente al monitoraggio dei risultati dei vari servizi ricevuti, è utile inquadrare la panoramica dell’impatto generato dal progetto ST | MR - PROTOTIPO #1. Dall’inizio del progetto, è stata arricchita la programmazione di spettacoli che ibridano le arti performative con le nuove tecnologie.
Nel 2021, l’unica esperienza nell’ambito del dialogo fra arti performative e tecnologie era costituito  da un singolo spettacolo prima dell’inizio del progetto, nella prima parte del 2021 (Extra-Body). Dall’inizio del progetto (settembre 2021) la progettazione del Teatro di Sardegna si è arricchita con uno spettacolo in ospitalità già a ottobre 2021, il quale è stato acquisito come nuova produzione (Real Heroes). A questo, è seguita una call for artists con strutturazione di una residenza artistica a maggio 2022, prima azione concreta del Teatro di Sardegna come partner associato del progetto europeo AI4future.
Infine, grazie al potenziamento derivante dalle nuove riflessioni scaturite dalle consulenze, si è progettato, e si realizzerò fra settembre e ottobre 2022, un intero festival dedicato alla relazione fra intelligenza artificiale, realtà aumentata, IOT, ICT e arte, il festival Prototipi.

 

 

Servizio 1 - Progettazione regia audio-video: consulenza di Mousikè di Giacomo Sanna
Grazie alla consulenza di Mousikè di Giacomo Sanna, la dotazione tecnica del Teatro di Sardegna è stata valutata e implementata di strumenti specifici e di ultima generazione. La consulenza ha consentito di comprendere come rendere più efficienti gli strumenti già presenti nel parco tecnologico del soggetto beneficiario, ma anche come migliorare le prestazioni con nuove acquisizioni. In particolare, per mezzo della consulenza, è emersa l’opportunità di avvalersi di macchinari specifici per la regia audio e luci, che permettono di mettere in dialogo strumenti che, senza questi macchinari, potevano essere sfruttati solo in minima parte. Inoltre, la ricaduta di questi miglioramenti si traduce anche in un risparmio energetico, generato dall’utilizzo più specializzato e consapevole della strumentazione

 

 

 

Servizio 2 –Progettazione ibridazioni con gli artisti: consulenza di Sineglossa Associazione
La consulenza di Sineglossa è stata funzionale a facilitare percorsi di cross-fertilization. In una prima fase, sono stati introdotti temi cardine riguardanti l’intersezione fra il lavoro artistico, la comunità, l’attivismo sociale, il ruolo delle istituzioni culturali e l’apporto che la tecnologia può offrire in tutte queste declinazioni. In una seconda fase, si è specificato il discorso in riferimento a una specifica artista, selezionata per mezzo di una call internazionale: la consulenza si è declinata sull’uso delle AI per la partecipazione creativa, finalizzata alla creazione di una coscienza comunitaria legata alla realtà urbana.
Il percorso di residenza dell’artista selezionata, Nino Basilashvili, è stato funzionale alla tessitura di una relazione con la comunità, e in particolare con gli attivisti politici e ambientali della rete A Foras. Le riflessioni generate attraverso la residenza sono state mediate dalla consulenza di Sineglossa, che ha innescato l’ibridazione dei percorsi.
Grazie alle informazioni raccolte durante la residenza artistica, Nino ha addestrato un algoritmo di AI da lei messo a punto per declinare il tema del controllo: che si è strutturata come una serie di interviste in cui (dopo aver chiesto ai partecipanti di presentarsi), l’artista ha concentrato l’attenzione sulla percezione fra libertà e controllo, quale fosse l’impatto atteso di questo lavoro artistico rispetto al tema, quali siano i “simboli della libertà” di Cagliari, se fosse possibile un mondo senza controllo – e poi, più specificamente, quali siano le azioni del gruppo A Foras, in che modo la presenza delle basi militari incide nella libertà di movimento in città e sul territorio sardo e come si sia sperimentato in prima persona il controllo e la restrizione di libertà imposti da questa presenza.
Utilizzando i dati e le interviste raccolti durante la ricerca sul campo, l’artista ha realizzato un video, che è andato poi a costruire un’installazione artistica più articolata (https://youtu.be/dUsK0TJ1FwA ), ed è il primo output del format artistico frutto dallaresidenza artistica svolta dall’artista a Cagliari che è stata facilitata dalla consulenza di Sineglossa.
L’output e il valore aggiunto della consulenza di Sineglossa è quindi visibile nella presenza stessa di questa opera d’arte che impara tramite l’intelligenza artificiale, realizzata partendo dalla base delle interviste fatte durante la residenza artistica / ricerca sul campo che Nino ha svolto presso il Teatro di Sardegna e che è poi diventata una installazione, coprodotta dal Teatro di Sardegna, al MEET di Milano, in cui per la prima volta un teatro sardo è stato rappresentato per mezzo del lavoro artistico, performativo e basato sull’uso di nuove tecnologie e l’interazione con un gruppo di attivisti per l’ambiente e il territorio. 


 
 
 

Servizio 3 | AZIONE 1 | Prototipazione ibridazioni fra dimensione performativa e realtà aumentata
e AZIONE 2 | Progettazione e prototipazione ibridazioni fra comunicazione e realtà aumentata: consulenza di LandWorks Associazione

LandWorks è un’associazione che nasce dall’applicazione di strumenti di realtà aumentata alla rigenerazione urbana: gli architetti hanno contattato un’organizzazione milanese che ha creato un software che permette di applicare la realtà aumentata (con tecnologia analoga al QR code) a opere di street art. Questo è stato l’innesco della relazione fra il Teatro di Sardegna e LandWorks. I consulenti hanno risposto alla richiesta del Teatro di Sardegna di “andare al di là dell’esperienza visiva” durante gli spettacoli teatrali. L’esperienza di LandWorks nell’andare oltre il visibile del muro su cui è applicato uno stencil o pitturato un murales, ha innescato la perfetta metafora per riassumere la necessità del Teatro di Sardegna di ampliare le possibilità espressive del teatro.
Attraverso incontri, confronti e scambi di buone pratiche, LandWorks ha fornito al Teatro di Sardegna strumenti e fonti di documentazione, che hanno consentito la definizione di un metodo, un percorso, un modus operandi. Il metodo consiste in un’analisi ex antedelle esigenze del Teatro di Sardegna riguardo possibilità di costruzione di strumenti innovativi. I risultati preliminari hanno permesso di identificare alcune linee guida per targettizzare la comunicazione e individuare dispositivi che si innestino nella performance, per dare luogo a ibridi di realtà aumentata. LandWorks ha verificato che gli stimoli più interessanti e innovativi provengono dall’arte contemporanea e in particolare dal contesto delle arti visive. In questo contesto ha individuato esperienze interessanti, soprattutto a livello internazionale.
L’esito della consulenza è sfociato nella proposta di un’applicazione da integrare alla comunicazione, sia tradizionale (cartaceo: poster, volantini, rivista Anāgata) che virtuale (sito e social), che sarà sperimentata in abbinamento a spettacoli da definire, in futuro. La consulenza ha individuato quale attuatore di questa sperimentazione Bepart, impresa culturale e creativa (ICC) non profit che considera lo spazio pubblico come “phygital”, luogo dove fisico e digitale possono essere combinati per dare vita a una dimensione ibrida in cui vivere esperienze nuove, attraverso la creazione di tecnologie (che loro stessi realizzano) per la fruizione, che può tenere in considerazione anche il gaming e altri nuovi media immersivi e interattivi.
Inoltre, la consulenza di LandWorks ha suggerito una short listdi artisti e esperti non appartenenti all’ambito performativo e teatrale, in grado di renderesuggestionarelavori dove fossero visibili i punti di contatto fra arti performative e nuove tecnologie. Alcuni di questi sono stati invitati per un festival multidisciplinare che li ha concentrati a Cagliari per circa un mese e mezzo.
Grazie agli spunti e ai consigli, oltre che ai contatti, sviluppati per mezzo della consulenza di LandWorks, il Teatro di Sardegna ha progettato il festival sperimentale Prototipi. Gli spettacoli scelti o realizzati ad hoc per il festival sono uniti dal filo in comune di ampliare la percezione, principalmente con l’uso di nuove tecnologie.
Inoltre, nel contesto di Prototipi si è chiuso con una performance finale anche un altro progetto, nel quale si è sperimentato l’utilizzo di DISCORD come piattaforma per lo scambio di contenuti, mutuato dall’ambito del gaming, applicato sempre grazie alla consulenza di LandWorks. Si tratta di Wall Dialogue Resistance, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea all’interno del programma Europa Creativa, guidato dal capofila Teatro di Sardegna, con la direzione artistica di Sara Marasso e Stefano Risso e la partecipazione di un team di artisti internazionali. Il progetto intende stimolare il dialogo, la partecipazione, l’interazione dei cittadini attraverso un approccio partecipativo alla creazione nell’ambito delle arti performative e diffondere uno strumento metodologico-creativo per rendere la cultura più inclusiva. Concepito per ricreare un modo diverso di vivere lo spazio, pubblico e non, descrivendo un paesaggio e una comunità attraverso una narrativa interdisciplinare contemporanea. Il 30 settembre, il lavoro ha avuto dunque una performance come l’esito di una settimana di residenza artistica con dieci danzatori coinvolti da Fuorimargine. 

 

 

Complessivamente, le consulenze di Mousiké, Sineglossa e LandWorks hanno arricchito e potenziato gli strumenti e le capacità progettuali del soggetto beneficiario, Teatro di Sardegna s.c.a.r.l., generando impatti e output che sono stati visibili con la programmazione del prossimo futuro e in particolare all’interno del festival Prototipi.