Villanova apre le porte all'integrazione

Si chiama Social area Villanova ed è un progetto di integrazione spontaneo, popolare e bellissimo, nato nel centro storico di Cagliari, in Sardegna.
 
Da ieri e per un ciclo di incontri le case del quartiere antico e popolare aprono le porte: cittadini privati mettono a disposizione il salotto buono per accogliere chiunque voglia contribuire al dibattito sui temi dell'immigrazione. Cortes apertas 2.0.
 
A casa di Anna Paola  Marturano, in vico settimo San Giovanni, ci sono una ventina di ragazzi per ascoltare l'opinione di Kilap Gueye, mediatore culturale, scrittore di origine senegalese.
 
Il tema della serata ha un titolo,  AAA cercasi migrante. Introduce il dibattito Marcello Cocco, esperto giornalista e organizzatore dell'evento, che cita come buon esempio di integrazione 'il caso Riace'. È' possibile replicarlo?
Si può vedere rinascere i paesi della Sardegna con un'iniezione di forza lavoro?
'Spesso non si considera che l'immigrazione cerca lavoro, ma anche né da' dice Kilap. 'Con un ingresso di immigrati riaprono le scuole, i negozi, le case'.
Il mediatore sottolinea: 'Mia nonna mi diceva: la mano che riceve sta sotto la mano che da'. Tutti ci spostiamo per cercare pane o pace . Io ho iniziato aspettando il rosso al semaforo, ma sapevo che data un transizione: mi mancava la lingua, che è la stoffa dell'integrazione ma soprattutto dell'interazione. Dobbiamo interagire. Sviluppare politiche del dopo accoglienza, del dopo emergenza'. 
Interviene telefonicamente Romina Mura, sindaco di Sadali. ''I nostri paesi possono accogliere migranti? La risposta è si'' dice il sindaco. E spiega come il fenomeno della migrazione sia molto complesso, e riguarda la Sardegna molto da vicino: da un lato c'è chi dall'isola va via per sempre, dall'altro chi arriva in cerca di una terra promessa.
In mezzo, una popolazione sempre più vecchia.
 
Il dibattito si chiude dopo tre ore di dialogo costruttivo e di confronto proficuo: la conclusione è una sola: senza interazione non c'è futuro.
 
Guido Garau