Difendiamo i diritti dei migranti

 

Il flusso di immigrati provenienti dall’Africa non accenna a diminuire, migliaia di persone in fuga da paesi in guerra bussano prepotentemente alle porte dell’Europa portando con se un bagaglio di sogni e speranze, che la maggior parte delle volte viene distrutto appena entrano in un campo profughi.

Le isole greche sono al collasso: la loro vicinanza alle coste turche le rende in primo posto dove approdano migliaia di profughi.

Il campo profughi di Chios ospita 1100 rifugiati richiedenti asilo, le cui condizioni di vita sono definite spaventose dai volontari che prestano la loro opera, ma non solo, anche The Guardian in questi giorni ha denunciato una situazione insostenibile: i neonati presenti nel campo profughi, almeno una ventina, non hanno latte sufficiente, devono sopravvivere con cento millilitri al giorno.

Questa situazione è confermata da un profugo afgano di 35 anni, preoccupato per la figlia “A colazione ci danno appena una mezza tazzina di latte, e poi basta fino al giorno dopo. Niente a pranzo, niente a cena, niente durante la notte. È un problema molto serio la mia bimba piange sempre, vuole il latte ma lo stomaco le fa male perché è vuoto. Non ci trattano come esseri umani: quando chiedo cosa sta succedendo, mi viene risposto solo di tornarmene in Afghanistan: non è un campo, ma una prigione."

Proprio ieri i Volontari Accoglienza Cagliari, che si occupavano dello smistamento delle donazioni nel centro di accoglienza ospitato all’ex Motel Agip, hanno mosso pesantissime accuse contro la cooperativa ‘Atlantia’che gestisce il centro.

Le accuse riguardano la situazione igienico/sanitaria, la fornitura di beni di prima necessità, i servizi per l’integrazione totalmente assenti e i maltrattamenti verbali subiti dai migranti ad opera degli operatori della cooperativa.

La Prefettura ha fatto un sopralluogo nel centro e rassicura: non emergono criticità, sono stati visitati i locali del centro, le cucine e le stanze dei migranti, inoltre sono stati intervistati gli ospiti del centro.

 Restiamo Umani, diceva Vittorio Arrigoni, che sia un augurio, una speranza o un imperativo.

Valentina Bifulco