Overload
Overload
concept e regia: Sotterraneo
in scena: Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini
scrittura: Daniele Villa
luci: Marco Santambrogio
produzione: Sotterraneo
coproduzione: Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP – Performing Europe 2020, Programma Europa Creativa dell’Unione Europea contributo Centrale Fies_art work space, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Mibact, Funder 35, Sillumina – copia privata per i giovani, per la cultura Sotterraneo fa parte di Fies Factory, di Apap ed è residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese
Sovrastimolati dalle informazioni, viviamo in uno stato di allerta continua. Il rumore di fondo cresce in tutto il pianeta. Non dovremmo forse fare più silenzio e prestare più attenzione? Overload mette in scena lo scrittore americano David Foster Wallace nell’atto di pronunciare un discorso, che assume presto la struttura di un ipertesto dove link improvvisi innescano possibili azioni e immagini, creando una rincorsa continua a contenuti extra che solo il pubblico decide se attivare o meno. Il discorso di Wallace rischia di non compiersi mai, frantumato da un sistema di salti superficiali e interruzioni molto simile alla nostra esperienza quotidiana.
1 paragrafo. 132 parole. 879 caratteri. Tempo previsto 60’’. Riesci a leggere questo testo senza interruzioni? L’attenzione è una forma d’alienazione: il punto è saper scegliere in cosa alienarsi. Per questo sembriamo sempre tutti persi a cercare qualcosa. Sei arrivato fin qui senza mai spostare lo sguardo? E non è insopportabile fare una cosa soltanto alla volta? Guardati attorno: quante altre cose attirano la tua attenzione? Ora guardati dall’alto: riesci a vederti? Le superfici dei territori più densamente abitati della Terra sono coperte da una fitta nebbia di messaggi, immagini e suoni. Visto da qui il pianeta sembra semplicemente troppo rumoroso e distratto per riuscire a sopravvivere – persino i ghiacciai si sciolgono troppo lentamente perché qualcuno presti attenzione alla cosa. Stiamo tutti mutando… in qualcosa di molto, molto veloce.
Attention is a form of alienation – the point is: what alienates you? Isn’t this effort to do one thing at a time truly unbearable? Look around you – how many things attract your attention? Now look at yourself from above – can you see yourself? The planet seems just too loud and distracted to survive. Let’s go back to the ground and look closely – we’re all mutating … into something that’s very fast.