gentle unicorn

Ideazione, Creazione e Azione: Chiara Bersani

Musiche: Fran De Isabella

Luce: Valeria Foti

Direttore Tecnico: Paolo Tizianel

Consulenza Drammaturgica: Luca Poncetta, Gaia Clotilde Chernetich

Coach: Marta Ciappina

Mentoring: Alessandro Sciarroni

Occhio Esterno: Marco D’Agostin

Produzione: Associazione Culturale Corpoceleste_C.C.00#
Co-produzione: Santarcangelo Festival, CSC –Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa) 

durata: 40'

Io, Chiara Bersani, alta 98 cm, mi autoproclamo carne, muscoli e ossa dell’Unicorno. Non conoscendo il suo cuore proverò a dargli il mio il respiro, miei gli occhi. Di lui raccoglierò l’immagine, ne farò un costume destinato a diventare prima armatura, poi pelle. Nel dialogo tra la mia forma che agisce e la sua che veste, scopriremo i nostri movimenti, i baci, i saluti, gli sbadigli. Io, Chiara Bersani, 32 anni, mi assumo la responsabilità di accogliere il suo smarrimento centenario. Dichiaro di essere pronta a donare fiato alle domande universali che l’hanno attraversato: “Perché esisto?” “Da dove vengo?” “Se domani mattina mi trovaste nel vostro giardino, cosa pensereste?” “Sono buono o cattivo?” “Credo in dio o sono io Dio?” e ancora “Dov’è il mio amore?” “Chi l’ha ucciso?” “Perché, ora che ho raggiunto il punto più umiliante della mia vecchiaia diventando solo un cavallo cornuto a cui escono arcobaleni dal sedere, non posso scegliere di morire?”
 

Chiara Bersani, an artist active in both the performance and the visual fields, pursues her investigation into the political body, its social role perceived and interpreted, devoting what is hers – her flesh, muscles, bones – to the unicorn. Identifying its gradual mutation throughout the centuries, she can release it from all the wrongs it has suffered and present it with a new story, a choice.

Chiara Bersani, ativa in sos àmbitos de sas artes visivas e performativas, sighit sa chirca sua subra su corpus polìticu, cun unu ruolu sotziale ca est bidu e interpretadu, cunsacrende su suo etotu – carre, mùscolos e ossamenta, coro, ogros e alenu – a s’unicorru. Buschende sa mudadura graduale in sos sèculos, lu bolet ischitire dae su male retzidu, donende·li unu contu, unu sèberu.