Chroma

Don't be frightened of turning the page 

invenzione, performance: Alessandro Sciarroni

luci: Rocco Giansante

drammaturgia: Alessandro Sciarroni, Su-Feh Lee

musica originale: Paolo Persia
Styling: Ettore Lombardi
sviluppo, promozione, consiglio: Lisa Gilardino
cura amministrativa: Chiara Fava
cura tecnica: Valeria Foti, Cosimo Maggini
ricerca: Damien Modolo
produzione: corpoceleste_C.C.00# e Marche Teatro Teatro di rilevante interesse culturale
co-produzione: Le CENTQUATRE(Paris), CCN2 - Centre chorégraphique national de Grenoble, Les Halles de Schaerbeek

Durante l’esperienza del progetto “Migrant Bodies”, tra il 2014 e il 2015, Alessandro Sciarroni sviluppa l’idea una nuova pratica performativa. L’artista  si concentra sul concetto di turning, traducendolo in scena in maniera letterale, attraverso l’azione di un corpo che ruota intorno al proprio asse e che percorre un viaggio psicofisico e emozionale: una danza di durata. 

Non a caso, Turning significa anche evolvere, cambiare. In CHROMA_don’t be frightened of turning the page, prendendo in prestito il titolo e il sottotitolo rispettivamente dal libro dei colori di Derek Jarman e da un album dei Bright Eyes, il gruppo rock preferito dell’artista, Sciarroni torna a eseguire in prima persona l’azione, allenandosi per diversi mesi nella pratica che consente al corpo di girare per un tempo indeterminato senza perdere l’equilibrio. Come negli altri lavori, la durata dell’azione e il graduale aumento del ritmo sono in grado di creare una sorta di legame ipnotico tra il performer e lo spettatore. 

 Alessandro Sciarroni translates the idea of turning in a literal way, through the action of a body revolving around its axis and making a psychophysical and emotional journey: turning also means evolving, changing. The duration of the action and the gradual increasing of the rhythm create a hypnotic bond between the performer and the audience.