anton checov remix
anton checov remix
“Bisogna far vedere la vita così com’è”.
Questo è il manifesto poetico di Anton Cechov.
Essenziale come la sua scrittura, che lo ha reso un modello per autori come Hemingway, Carver, Murakami.
Ma che significa far vedere la vita così com’è?
Proviamo a rispondere in questo spettacolo, che è un viaggio nell’universo poetico e nella vita privata di un genio inafferrabile come Mozart, come i Beatles. La sua storia e i suoi fantasmi entrano in cortocircuito con le mie storie e i miei fantasmi. Attraverso un gioco di specchi, la parte di drammaturgia originale è mixata con le storie, i personaggi, la biografia di Cechov, alla ricerca di una immediatezza e di una attualità teatrale che non sia solo narrazione. Questo monologo ha a tratti toni da stand up, vive in stretta relazione con il pubblico, senza quarta parete, avvolto da una partitura musicale che dà al lavoro un sapore ai limiti del djset. Mio compagno di viaggio è Gabriele Gerets Albanese, che ricopre contemporaneamente il ruolo di dramaturg e musicista dal vivo.
Obiettivo di questo lavoro è mettere in luce, soprattutto per le nuove generazioni, l’unicità assoluta di Cechov, che ha rivoluzionato la scrittura nella letteratura e nel teatro, e liberarlo dai tanti luoghi comuni e cliché che ancora oggi lo soffocano.
Anton Cechov era un artista che detestava le forme, ma amava disperatamente la vita.
Roberto Rustioni
Uno spettacolo di e con_ Roberto Rustioni
Aiuto alla regia e drammaturgia_ Giulia Sangiorgio
Dramaturg e panorama sonoro_ Gabriele Gerets Albanese
Scene_ Sofia Borroni, Camilla Gaetani, Serena Trevisi Marceddu
Progetto luci_ Mario Loprevite
Capo elettricista_ Marcello Falco
Produzione_ Sardegna Teatro
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