Teatro Stabile: 40 candeline e un punto interrogativo

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Venerdì, 27 Settembre, 2013

Spettacoli e Società (Pagina 55 - Edizione CA)

Paolo Rossi, Alessandro Bergonzoni e Familie Floz per la stagione al Massimo

«Orgogliosi del nuovo cartellone ma la Regione tace»

Quarant'anni per il Teatro Stabile della Sardegna che annuncia la nuova stagione al Massimo di Cagliari, da novembre a maggio, con cinque nuove produzioni e i nomi amati di Paolo Rossi che inscena la sua prima “autobiografia non autorizzata”, di Alessandro Bergonzoni con un'anteprima e dei tedeschi Familie Floz, di nuovo nell'Isola con un altro giallo sotto i riflettori.
Il presidente Mariagrazia Sughi sottolinea il bilancio positivo: gli spettacoli, il lavoro con i giovani attori, le relazioni con le istituzioni e l'università. Senza scordare il Festival di Filosofia e altre iniziative per i festeggiamenti. Peccato solo che il futuro si stagli sulle quinte come un grande punto di domanda per la generale diminuzione dei contributi e l'assenza pesante dell'amministrazione regionale («Con la Regione non riusciamo a dialogare») mentre dovrebbe chiarire quale funzione vede per un teatro stabile. Si va avanti, sinché c'è un tetto sulla testa con «una stagione dedicata agli attori», nelle parole del direttore artistico Guido De Monticelli. Incerto il domani ma il cartellone è là e li rende orgogliosi dello «sforzo produttivo intenso».
Lo Stabile, per la regia di De Monticelli, propone “Elena” di Euripide a maggio e a dicembre “Pirandello/Beckett”, dove sono assieme il drammaturgo italiano con “All'uscita” e quello irlandese con “Atto senza parole”. A gennaio Francesco Brandi dirige “Due donne che ballano” del catalano Josep Benet i Jornet, autore degli atti unici in programma a marzo e riuniti in “Doris e Irene parlano da sole”, con la regista Veronica Cruciani per “Una fetta biscottata sotto il divano” e De Monticelli per “Una donna di lettere”. E torna al Massimo la pièce incentrata sul lavoro e sulle vicende della Cartiera di Arbatax, “Alcatrax”, scritto e diretto da Susanna Mameli in coproduzione con Anfiteatro sud (a novembre). Il repertorio promuove a gennaio e febbraio “Storie di famiglia”, per regia di Jean-Claude Penchenat, in occasione della settimana della Memoria e “I miracoli del Barone di Münchausen”, diretto da Laura Pazzola, come titolo per le festività natalizie.
“L'amore è un cane blu”, il titolo di Paolo Rossi (accompagnato da I virtuosi del Carso) il 26 e 27 novembre. L'affabulatore Alessandro Bergonzoni calca il palco il 17 e 18 febbraio. A marzo si riscopre un classico, Vittorio Alfieri, con “Il divorzio”, diretto Beppe Navello. Un progetto per ragazzi e adulti in italiano e inglese, “Alice - Who Dreamed it?”, per la regia di Anna Zapparoli va in scena a febbraio. Il sipario di via De Magistris si inaugura l'8 novembre con l'annunciato memorabile spettacolo “Hotel Paradiso” della rivelazione a livello mondiale Familie Floz. Se l'incertezza bussa alla porta non tutto è precario. “L'amore per il teatro in Sardegna è stabile, conclude il vicepresidente Corrado Giannetti con lo slogan dei loro primi quarant'anni.
 

Manuela Vacca

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