PERFORMING MEDIA STORYTELLING
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Ex Stazione Marittima
PERFORMING MEDIA STORYTELLING
walkabout (esplorazione urbana-conversazione radionomade)
condotto da Carlo Infante - Urban Experience
con l'intervento dell'architetto Marco Cadinu
durata 120'
massimo 30 persone
Passeggiata audio-guidata lungo il percorso culturale cittadino di 10 nodi.
Walkabout significa “cammina in giro” e si riferisce al viaggio rituale che gli Australiani Aborigeni intraprendono attraversando a piedi le distese dell’outback, le aree interne più remote che si estendono in quelle semi-desertiche del bush. Il termine fu coniato dai proprietari terrieri bianchi australiani per riferirsi agli Aborigeni che sparivano dalle loro proprietà, e dei quali si diceva “gone walkabout” (andato in walkabout). Urban Experience gioca con questa definizione associandola a “talkabout” (parlare di...), rilanciando così le esplorazioni urbane (già definite “radio-walkshow) che coniugano cose semplici come passeggiate e conversazioni con le complessità inedite del performingmedia-storytelling. Il walkabout attraversa Cagliari, dalla Stazione Marittima al Mercato di Via Quirra in cima ad Is Mirrionis, in una conversazione nomade con i “piedi per terra e testa nel cloud”. Una palestra di cittadinanza attiva conversando “di fianco” mentre ci si guarda intorno, “apprendendo dappertutto” per attivare laboratori dello sguardo partecipato ed esplorazioni psicogeografiche. Esercizi poetici e politici di resilienza urbana, attraverso i performing media di whisper-radio e smartphone.
The walkabout through Cagliari, from the port to the Market Street Quirra, developing a nomadic conversation. A gym of active citizenship in which there is conversation "next" while you look around. Exercises poetic and political resilience of urban, through the performing media whisper-radio and smartphone.
PERCORSI D’ARTE
A cura dell’Architetto Marco Cadinu
La città nascono e crescono su reti di percorsi fisici e virtuali. Disegnarli era un'arte antica, tramite loro ogni luogo trasmette emozioni, definisce i suoi simboli, veicola messaggi ambientati in concrete forme e spazi. I percorsi fondativi di alcune città talvolta si perdono, interrotti, confusi o travolti da geografie prepotenti; ma alcuni, se riconosciuti, raccolti e recuperati, possono agevolare il nostro bisogno di orientamento spaziale ed emozionale. Cagliari, ricca di "luoghi" di accumulazione di valori ambientali e culturali, sente fortemente la necessità di letture capaci di concatenare i singoli landmark e renderli disponibili per il racconto, per la rappresentazione. L'arte - e i percorsi d'arte - possono essere un facilitatore di questo processo, la cui elaborazione necessita di una meditata strutturazione storica e topografica. Le azioni artistiche sentono i "luoghi", ne riscoprono le ragioni latenti, i racconti, le relazioni spaziali. I cittadini nell'ambiente urbano, nel "paesaggio come teatro", aldilà del loro ruolo di spettatori, possono sentirsi parte di un'azione, essere coinvolti e condividere il senso del luogo, sentire il tempo e la rete di immagini che lo sostiene…
Il contatto tra la città storica e il mare. Il Castello, il quartiere del porto (la Marina), il porto. Tre questioni notevolissime di Cagliari, oggi di fatto separate sul piano delle relazioni fisiche e spaziali. Alcune linee antiche, di origine medievale, legano i tre luoghi. Una di queste linee è Via Napoli: perpendicolare alla costa, asse fondante del quartiere aragonese, si offre quale percorso in contatto con le tre parti della città.
… venite
tra il molo Sanità (ex stazione marittima "blu"), i Portici, Santa Lucia, Piazza San Sepolcro,
Portico di Sant'Antonio, Scalette delle Cappuccine verso le mura e il campanile di Castello…
lungo questo percorso va' in scena l'arte.