L'Angelo della Storia | Soterraneo
L'Angelo della Storia | Soterraneo
Nel suo ultimo lavoro il filosofo Walter Benjamin descrive un angelo che vola con lo sguardo rivolto al passato, dando le spalle al futuro: le macerie di edifici e ideologie si accumulano davanti ai suoi occhi [strumenti musicali in fondo all’oceano, radar malfunzionanti, balene spiaggiate] e l’angelo vorrebbe fermarsi a ricomporre i detriti [neonati morti, statue in Antartide, conigli fluorescenti], ma una tempesta gonfia le sue ali e lo trascina inesorabilmente in avanti [danze isteriche di massa, paracaduti inceppati, gatti milionari]: questa tempesta è ciò che chiamiamo progresso. Per quanto l’angelo osservi il susseguirsi degli eventi [mani sui tasti di un pianoforte, funghi atomici, cartoline nella giungla] e cerchi di resistere alla tempesta, non può fermarsi e intervenire, non può rincollare i pezzi e rifondare una realtà condivisa, non può fare assolutamente nulla per aiutarci – se non altro perché gli angeli non esistono [cocktail al cianuro, numeri irrazionali, racconti intorno al fuoco]. Quale altro essere senziente potrebbe provare a ricomporre l’infranto, smontare le narrazioni e – volando o meno – finalmente girarsi per proiettare lo sguardo in avanti?
L’Angelo della Storia assembla aneddoti storici di secoli e geografie differenti, gesti che raccontano le contraddizioni di intere epoche, azioni che suscitano spaesamento o commozione, momenti che in una parola potremmo definire paradossali. L’Angelo della storia è uno spettacolo che possiede una grande parte ironica, e che si può leggere come una critica all’essere umano, che non impara mai dai propri errori e che come gli altri animali non sempre compie scelte intelligenti.
Vincitore di tre premi UBU, Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca composto da un nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei progetti. Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo.
II contributo Centrale Fies, La Corte Ospitale, Armunia
col supporto di_ Mic, Regione Toscana, Fondazione CR Firenze
residenze artistiche Centrale Fies
art work space_ Centro di Residenza
Emilia-Romagna | La Corte Ospitale, Dialoghi – Residenze delle arti
performative a Villa Manin, Armunia, Elsinor/Teatro Cantiere Florida, ATP Teatri di Pistoia
Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory, è Artista Associato al
Piccolo Teatro di Milano ed è residente presso l’ATP Teatri di Pistoia
un grazie speciale a Gabriele Grossi
Durata_80'