T1C

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Il progetto presentato perseguiva l’obiettivo di aumentare la competitività dell’impresa culturale Teatro di Sardegna attraverso servizi mai offerti in precedenza, tali da permettere all’impresa un ampliamento dell’attività, una diversificazione della linea produttiva e dei processi produttivi a quel tempo inesistenti e non disponibili in nessun teatro sardo. Il Teatro di Sardegna è l’unico teatro di produzione sull’Isola riconosciuto dal Ministero della Cultura quale Teatro di Rilevante Interesse Culturale: l’idea progetto si delineava come un rafforzamento delle capabilities dei dipendenti attraverso formazione, software e strumenti tecnologici, e un ampliamento della linea produttiva in termini di rafforzamento dell’accessibilità e capacità ricettiva, in particolare verso categorie di utenti e artisti con bisogni speciali. L’inclusione sociale è stata il punto di riferimento delle scelte di ristrutturazione, restyling degli spazi e perfezionamento dell’offerta artistica: gli spettacoli in cui sono stati inclusi artisti diversamente abili, di spettacoli con sovratitoli, che includessero anche il pubblico non udente, non vedente o che non parla la lingua degli spettacoli in questione, sono aumentati, sia in produzione che in ospitalità. Il progetto ha anche permesso l’attivazione di nuovi servizi ancora più inclusivi, per cui si sta inaugurando una nuova linea che prevede l’uso di tecnologie sempre più avanzate. L’impresa Teatro di Sardegna è altresì cresciuta, grazie alla sperimentazione del software per la gestione e coordinamento fra i diversi settori interni e alla formazione dei dipendenti.

L’investimento realizzato ha consentito di adattare la produzione a un contesto in costante mutamento ed evoluzione: si è quindi resa possibile la diversificazione delle linee grazie a produzioni e attività più inclusive, e lo sviluppo delle capacità latenti o da potenziare che si presentavano al momento della proposta progettuali a preventivo. Fra le azioni eseguite, oltre agli investimenti per migliorare l’accessibilità della struttura e l’inclusività, sono state di grande importanza per l’azienda quelle nell’ambito dei servizi: lo sviluppo di una comunicazione più attenta alle diverse esigenze e alla user experience (grazie a UnicaRadio), l’accrescimento delle competenze specifiche dei dipendenti, sia in ambito amministrativo che tecnico, e la definizione di un’identità visiva corredata (grazie a SUBTITLE) e che rispecchiasse la novità dei prodotti offerti è direttamente collegata alla capacità di reperire anche risorse aggiuntive, aspetto curato da Patrimonio Cultura, che ha anche permesso un trasferimento di competenze al personale.
 
Il potenziamento della dotazione fonica, illuminotecnica e video ha permesso di migliorare i servizi offerti dal Teatro di Sardegna, sia nei termini già citati di ampliamento della capacità ricettiva e inclusiva, che nell’acquisizione di una maggiore indipendenza dell’azienda da service esterni. È stato quindi possibile realizzare spettacoli con cast formato da persone non vedenti e ipovedenti (I figli della frettolosa) che potevano muoversi senza pericoli nella scena, realizzare un servizio sperimentale di narrazione di spettacoli (per Quasi Grazia) e permettere a un pubblico non udente o internazionale di fruire di spettacoli grazie ai sovratitoli: ne sono esempio gli spettacoli di produzione Macbettu e Randagi, e quelli in ospitalità Five easy pieces, Amarillo, Oblivion e Le tour du monde de danses urbaines en 10 villes. Inoltre, grazie alla rinnovata dotazione fonica, è stato possibile sperimentare la produzione di spettacoli solo in formato di serie radiofonica, “L’uomo è sulla luna”, di Roberto e Sara Cavosi, andato in onda su RadioRai 3, e di audiodramma, come il format Voiceover, trasmesso dalle vetrine del Teatro Massimo e allegato come contenuto multimediale alla pubblicazione del Teatro di Sardegna Anāgata n.0. In aggiunta, il sistema di trasmissione e ricezione audio permette la narrazione simultanea e l’ascolto in cuffia sia dei suoni di scena che della descrizione di ciò che sarebbe precluso a uno spettatore non vedente. Attraverso queste tecnologie si potranno inoltre sviluppare linee produttive specifiche.
La costruzione di un declivio sul palco della sala M1 e l’adeguamento dei bagni di pertinenza per persone diversamente abili hanno permesso di ospitare spettacoli pluripremiati come Gentle Unicorn – in cui la performer è disabile. Gli spazi della MGallery e del foyer hanno addirittura reso possibile lo sviluppo di attività spin-off: il fuaié gestito dal Bar Florio e le presentazioni e mostre curate da Consorzio Camù, Fondazione Sardegna Film Commission e dal Museo MACC di Calasetta.

 

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PON FESR Sardegna 2014 - 2020 - Strategia 2 "Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese" - Programma di intervento 3 "Competitività delle imprese" - Bando "Aumento della competitività delle MPMI operative, attraverso il sostegno agli investimenti materiali e immateriali, servizi di consulenza e formazione" - Art. 10 bis L. 214/90 

 

TITOLO DEL PROGETTO: T1C_Cultura-28 Codice CUP E27E19000000007
Importo piano: €89.116,73
Importo ammesso: €80.886,67
Aiuto concesso: €35.474,66
Totale investimento: €81.039,45
Attribuzione aiuto/finanziamento (Data provvedimento di concessione): 06/12/2018
Inizio previsto (Data avvio prevista in domanda): 31/03/2017
Data Avvio effettiva (Data primo titolo di spesa): 12/10/2018
Fine prevista (Data conclusione prevista in domanda): 30/09/2018
Data conclusione del piano e conclusione degli IP  (Ultimo titolo spesa): 05/11/2020
Data entrata in funzione degli IP (successiva all’ultimo titolo di spesa): 10/11/2020
Anno a regime (Anno successivo all’entrata in funzione del piano): 2019