Rabih Mroue e Nezatek Ekici

Teatro Massimo Cagliari: 
Mercoledì, 6 Maggio, 2015 - 11:30

 

Palazzo di città

dal 12 al 18 maggio

Installazione–performance
The Pixelated revolution
di Rabih Mroue

The Pixelated Revolution si presenta come una "conferenza spettacolo" che mette in discussione il nostro modo di utilizzare gli strumenti digitali per documentare gli eventi . La ricerca nasce dalle molteplici documentazioni video di violenza e morte registrate da civili durante gli avvenimenti della rivoluzione siriana contro il regime di Assad. Rabih Mroue si lascia ispirare dalla visione di un video che mostra un uomo siriano filmare una scena con il suo telefono mentre il fuoco dei cecchini riecheggia di sfondo. Il video è traballante e sembra essere alla ricerca di qualcuno. Quando l’inquadratura si ferma su un cecchino, il siriano continua la ripresa, anche se il cecchino prende la mira e gli spara. Non ha mai cercato di correre. Perché? "Perché", dice Mroue, "...l'occhio vede più di quanto non in grado di interpretare. Forse non capisce che è testimone della propria morte". "Sono molti i girati da telefono su scene di gravi ferimenti e morti come se la morte accada solo fuori dal video, come se fosse l’unico veicolo per mostrare la rivoluzione agli occhi del mondo”. Rabih Mroue chiama la rivoluzione siriana "una guerra contro l'immagine", contrapponendo i vecchi metodi del regime di Assad (torture e soppressioni medievali), ai moderni approcci digitali e wireless dei manifestanti. Riflette inoltre sul rapporto tra l’atto di documentazione del “qui e ora” con la morte, e il modo in cui la stessa viene percepita dal resto del mondo che osserva. Attraverso le sue narrazioni, Mroue offre prospettive alternative su alcuni avvenimenti (un tempo troppo lontani per essere capiti o troppo vicini per essere considerati), offrendo allo spettatore un dibattito avvincente nell'estetica della violenza. The Revolution Pixelated est un’ispetàculu-cunferèntzia, ideadu dae Rabih Morouè, chi pertocat sa manera nostra de impreare is istrumentos digitales pro contare is fatos. Sa chirca naschet durante sa rivolutzione siriana contra a su regìmene de Assad. Unu vìdeu ammustrat un’òmine sirianu chi est filmende un’iscena de gherra cun su telefoneddu suu. Cando su sparadore si nde sapit, si bortat e ddu ochiet. Issu est abarradu firmu in dae in antis de sa morte sua. 
Rabih Mroué's The Pixelated Revolution is presented as a “non-academic lecture”: it’s a research on the way we use digital tools to document and possess events, inspired by the Syrian revolution. When the revolution began in Syria, protesters soon realized that because foreign journalists were banned, it would be up to them to document events on the ground, to combat the propaganda of the Assad regime.

Rabih Mroue è un attore, drammaturgo e artista visuale libanese dalla capacità folgorante di fotografare il contemporaneo. Radicato nel teatro, il suo lavoro artistico comprende video, installazioni fotografia, scrittura e scultura.

Palazzo di Città - 16 maggio ore 18.30
Performance - Installazione 
Shadow Double
di Nezaket Ekici

L'artista gioca con la dimensione della sostanza e dello spazio. La lunghezza raddoppiata del tessuto, nell'immagine allo specchio, crea una prospettiva irreale della realtà. L'artista enfatizza la vita quotidiana creando un “Doppelgänger” (“Shadow double”, doppio sé spettrale) virtuale, che sembra imitarla. Inoltre, mostra una situazione in cui moltissime donne ritroveranno se stesse, ogni giorno. L'immagine allo specchio è utilizzata come un paradigma di consapevolezza. Solo se le donne divengono consce dei propri ruoli acquisiscono anche la capacità di cambiarli e reinventare se stesse.

The artist plays with the dimension of the substance and space. The double length of her dress in the mirror image creates an unreal perspective on reality. The artist exaggerates the everyday life by creating a virtual “Doppelgänger” (“Shadow double”). The mirror image is used here as a model of consciousness. Only if women become aware of theirs roles they have a chance to also change their role and to reinvent themselves.

S’artista giogat paris cun sa sustàntzia e su logu. Sa longària addopiada de su bestire, reflìtida in s’ispigru, creat una prospetiva farsa de sa realidade. S’artista ammanniat sa vida de ogni die, creende un’àtera aura chi paret chi dda istrocat. Sa figura de s’ispigru est impreada comente chi esseret unu modellu de cuscièntzia. Is fèminas, sceti cumprendende is ruolos issoro, podent arrennèschere a ddus mudare e a torrare a nàscher

Nezatek Ekici è una performer nata in Turchia (1970) che attualmente vive e lavora tra Berlino e Stoccarda. Le installazioni e i video sono al centro delle sue performance proposte in tutto il mondo.