THIS IS NOT WHAT IT IS
THIS IS NOT WHAT IT IS
Terzo capitolo per B-Tragedies / trilogia Shakespeariana trash
produzione: Meridiano Zero
di e con: Marco Sanna, Francesca Ventriglia
“Tendere alla perfezione, equivale a non perfezionarsi mai. È la messa in scena di una disarmonia che rende l'arte eterna.” Iago
“Siamo dei grossi bambini. Ma allora, quale regno ci resta?Il Teatro! Reciteremo per rifletterci nella finzione e lentamente ci vedremo, grosso narciso nero, sparire nelle sue acque.” Jean Genet
La formula è creare una reazione fra il linguaggio di Shakespeare e forme espressive basse: il karaoke, la stampa scandalistica, le barzellette sporche, il turpiloquio, senza tralasciare le volgarità quotidiane.
I soldi, i gratta e vinci, la tivù, le merendine, i villaggi turistici, i selfie, gli strass e le paillettes, i cocktail colorati, i balli di gruppo, la tristezza della volgarità, la volgare tristezza. È un omaggio alla spazzatura nella quale viviamo, al tradimento di ogni tradizione, a ogni speranza inutile, alla stupidità di ciascun gesto, parola, movimento a cui non ci si abitua.
Siamo a Cipro e non succede nulla. Cipro è il luogo lontano, una crocetta da barrare fra le varie possibilità di scelta obbligata, a cui l’artista contemporaneo è costretto nella giungla dei bandi, residenze, call, casting, giri a vuoto e promesse inutili. Soltanto un luogo come un altro dove trasferire la propria disperazione, sapendo che nulla cambia le cose. In scena due attori senza fantasia né talento, ma con un desiderio disperato di ambedue le cose.
This is the parody of good theatre, an homage to the everyday’s garbage in which we live, to every useless human hope and the stupidity of every act, every word, every movement we never get used to. On the scene there are two actors without fantasy, without talent, but with a desperate desire for both. The language is colloquial, vulgar, made of dirty jokes, scandals, money, tv, selfies and colorful cocktails.
Est una parodia de su teatru bonu, unu omàgiu a s'àliga chi bidimus onni die, a sa trauidoria de onni traditzione, a onni ispera inùtile, a s'istupididade de onni atzione e faeddu chi mai nos at a fàghere abituare. Sa limba est fitiana, volgare, brullana, iscandalosa.