Cenci_ Rinascimento Contemporaneo | Piccola Compagnia della Magnolia - Sardegna Teatro
Cenci_ Rinascimento Contemporaneo | Piccola Compagnia della Magnolia - Sardegna Teatro
A pochi giorni dalla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, Sardegna Teatro ospita al TEN Teatro Eliseo Nuoro in prima regionale la nuova co-produzione con Piccola Compagnia della Magnolia.
Cenci è una tragedia in versi di Percy Bysshe Shelley, scritta durante una permanenza in Italia nell'estate del 1819. L'opera, ambientata nella Roma del 1599, drammatizza un manoscritto trovato dall’autore negli archivi del Palazzo Cenci di Roma. In esso sono riportati i terribili avvenimenti che arrivarono a estinguere una delle famiglie più nobili della città durante il pontificato di papa Clemente VIII. Nel 1935 Antonin Artaud riprende la vicenda e ne estrae un feroce dramma, un manifesto del suo “teatro della crudeltà”.
La storia racconta di Beatrice Cenci, eroina moderna capace di coraggio e determinazione, che subisce per tutta la sua breve vita gli abusi e le violenze di un padre tirannico e immorale. Per ottenere la libertà dal padre aguzzino lo fa uccidere, ma lei e i complici vengono scoperti e giustiziati pubblicamente, benché il popolo romano fosse apertamente dalla sua parte. Vittima prima dei soprusi, poi della giustizia.
“Cenci traccia una linea che attraverso i secoli giunge a noi sinistramente intatta nel suo nucleo primordiale, seppur mascherata dietro civili sembianze. Vi si denuncia l’anarchia del male, la responsabilità personale dell’ingiustizia che si propaga all’intera società, la religione come fondamento e condanna dell’edificio sociale del nostro Paese, così malato e bisognoso di laicità. Siamo spettatori di un “mancato rinascimento” che la storia dei Cenci concede di osservare con dolorosa complicità; uno specchio nostrano che racconta l’identità italiana ma che abbraccia anche un’identità europea sempre più categorica e dogmatica.
Beatrice Cenci è oggi il simbolo di una vulnerabilità alla prepotenza del patriarcato imperante e dei modelli androcratici dominanti. Una donna del passato traccia il futuro. In questo nuovo viaggio teatrale siamo accompagnati da un custode, Antonin Artaud, teatrante, poeta, martire e visionario che ci sembra possa sovrapporsi a Beatrice Cenci, per tentare di congiungere arte e vita, corpo naturale e identità, per confondere i limiti, spostarli in avanti di continuo.”
Giorgia Cerruti
Scrittura drammaturgica a cura di_ Giorgia Cerruti
Suggestioni da_ Shelley, Artaud, Stendhal, Dumas, Camus, Mary Shelley, Neige Sinno, Virginie Despentes e dagli atti del processo contro Beatrice Cenci Ringraziamo Michele Di Mauro per l'utilizzo rimasticato di un suo scritto poetico
Regia_ Giorgia Cerruti
Regista assistente_ Alessia Donadio Con Davide Giglio, Francesco Pennacchia, Francesca Ziggiotti, Giorgia Cerruti
Visual Concept e Disegno luci_ Lucio Diana
Maschere_ Lucio Diana, Adriana Zamboni
Sound design, fonica e tavolo sonoro_Guglielmo Diana Tecnico
Luci_Francesco Venturino
Costumista_ Serena Trevisi Marceddu
Realizzazione costumi_ Daniela Rostirolla
Danza storica_Monica Rosolen
Organizzazione_Emanuela Faiazza
Durata_1h20’