Le sorelle Macaluso
Le sorelle Macaluso
testo e regia Emma Dante
con Serena Barone, Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Italia Carroccio, Davide Celona, Marcella Colaianni, Alessandra Fazzino, Daniela Macaluso, Leonarda Saffi, Stephanie Taillandier
luci Cristian Zucaro
armature Gaetano Lo Monaco Celano
organizzazione Daniela Gusmano
Co-produzione Teatro Stabile di Napoli, Théâtre National - Bruxelles, Festival d'Avignon, Folkteatern - Göteborg
in collaborazione con Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale
Lo spettacolo rientra nel progetto europeo Città in scena/Cities on stage.
Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea.
L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.
Coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
Tutto si ispira al racconto che mi fece un amico. Sua nonna, nel delirio della malattia, una notte chiamò la figlia urlando. La figlia corse al suo letto e la madre le chiese: “in definitiva io sugnu viva o morta?” La figlia rispose: “viva! Sei viva mamma!” E la madre beffarda rispose: see viva! Avi ca sugnu morta e ‘un mi dicìti niente p’un fàrimi scantàri. (sì, viva! Io sono morta da un pezzo e voi non me lo dite per non spaventarmi.)
La scena è vuota e buia. Soltanto ombre abitano questo vuoto finché un corpo viene lanciato verso di noi. L’oscurità espelle una donna. Adulta. Segnata. Dal fondo appaiono facce di vivi e morti mescolati insieme. Tutti sono a lutto. Il piccolo popolo avanza verso di noi con passo sicuro. La donna danzante si unisce al corteo. “Le sorelle Macaluso” sono uno stormo di uccelli sospesi tra la terra e il cielo. In confusione tra vita e morte.
La famiglia è composta da sette sorelle che si fermano a ricordare ad evocare a rinfacciare a sognare a piangere e a ridere della loro storia. È il funerale di una di loro. Nel confine tra qua e là, tra ora e mai più, tra è e fu, i morti sonopronti a portarsi via la defunta. Se ne stanno in bilico su una linea sopra cui combattere ancora, alla maniera dei pupi siciliani, con spade e scudi in mano. Una famiglia in movimento che entra ed esce dal buio. Vedo un giovane padre apparire alla figlia cinquantenne, una moglie avvinghiata al marito in un eterno amplesso, un uomo fallito anche da morto, vedo i sogni rimasti sospesi tra le ombre e la solitudine e vedo gli estinti stare davanti a noi con disinvoltura.
Nata a Palermo, Emma Dante esplora il tema della famiglia e dell’emarginazione attraverso una poetica di tensione e follia nella quale non manca una punta di umorismo. Nel1999 costituisce a Palermo la compagnia Sud Costa Occidentale con la quale vince il premio Scenario 2001 per il progetto “mPalermu” e il premio Ubu 2002 come novità italiana. Nel 2001 vince il premio Lo Straniero, assegnato da Goffredo Fofi, come giovane regista emergente, nel 2003 il premio Ubu con lo spettacolo “Carnezzeria” come migliore novità italiana e nel 2004 il premio “Gassman” come migliore regista italiana e il premio della critica (Associazione Nazionale Critici del Teatro) per la drammaturgia e la regia. Nel 2005, vince il premio Golden Graal come migliore regista per lo spettacolo “Medea”.
Ha pubblicato “Carnezzeria. Trilogia della famiglia siciliana” con una prefazione di Andrea Camilleri (Fazi 2007) e il suo primo romanzo “via Castellana Bandiera” (Rizzoli 2008), vincitrice del premio Vittorini e del Super Vittorini 2009. Nell’ottobre del 2009 le viene assegnato il premio Sinopoli per la cultura.
Il 7 dicembre del 2009 inaugura la stagione del teatro alla Scala con la regia di Carmen di Bizet diretta da Daniel Barenboim.Sono stati in repertorio dal 2000 al 2010 in Italia e all’estero: mPalermu, Carnezzeria, Vita mia, Mishelle di Sant’Oliva, Medea, Il festino, Cani di bancata, Le pulle e attualmente sono in tournée due favole per bambini e adulti pubblicati da Dalai editore: “Anastasia Genoveffa e Cenerentola” e “Gli alti e bassi di Biancaneve”. Dal gennaio 2011 gira in Italia e all’estero lo spettacolo “la trilogia degli occhiali”, pubblicato da Rizzoli, e costituito da tre capitoli: Acquasanta, il castello della Zisa e Ballarini. Nell’aprile 2012 debutta a Parigi all’Opera Comique “La muta di Portici” di Auber diretta da Patrick Davin che viene ripresa nel marzo 2013 al teatro Petruzzelli di Bari con la direzione di Alain Guingal con grande successo di pubblico e di critica. Nell’ottobre 2012 debutta, al teatro Olimpico di Vicenza, una nuova versione di “Medea” tratta da Euripide, con musiche e canto composti ed eseguiti dal vivo dai fratelli Mancuso.
Presenta in concorso alla 70ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film “Via Castellana Bandiera” tratto dall’omonimo romanzo. Il 18 gennaio 2014 inaugura la stagione del Teatro Massimo di Palermo con Feuersnot di Richard Strauss con la direzione di Gabriele Ferro.
Nel 2014 diventa artista residente al teatro Biondo e direttore della “scuola delle arti e dello spettacolo” costituita all’interno del teatro stabile della città di Palermo.