Servizio Volontario Europeo al Cairo

 

L'Associazione Interculturale Nur cerca una ragazza sarda per un progetto di Servizio Volontario Europeo a Il Cairo, in Egitto.
Il progetto, dal titolo "WAVE - Womens' Assistance through Volunteering in Egypt", è della durata di 8 mesi a partire dal 1 luglio 2016 ed è incentrato su attività di supporto con rifugiati (in particolare donne e bambini) condotte dall'associazione di accoglienza, STING, del Cairo.
Le donne rifugiate provengono da Paesi africani con gravi situazioni umanitarie (Sud Sudan, Eritrea, ma anche altri Pesi in genere dell'Africa Sub Sahariana), dalla Siria e dalla Palestina. Lo staff che segue il progetto è costituito da 3 donne: due ragazze egiziane e una danese, mentre le donne coinvolte sono un numero variabile a seconda dei laboratori attivati. STING, il partner di accoglienza, ha ricevuto l'accreditamento ad operare nel Servizio Volontario Europeo a seguito di un processo di selezione molto rigoroso da parte della struttura di supporto della Commissione Europea "SALTO youth Euromed", che visita i progetti e le organizzazioni che chiedono l'accreditamento.
Abbiamo incontrato l’Associazione Interculturale Nur.

Quali sono le attività che svolge l'associazione  STING? Sting è una organizzazione molto dinamica. Lavora a progetti finanziati dai principali organismi internazionali: dall'UNHCR (l'agenzia dell'ONU per i rifugiati) all'Unione Europea (con diversi progetti Erasmus+). I loro progetti principali sono rivolti alle donne rifugiate in Egitto da altri Paesi africani o dalla Siria. Si tratta di progetti per il reinserimento sociale post-conflitto che si basano su creatività e cultura quali strumenti di rafforzamento dell'autonomia e indipendenza delle donne coinvolte. Inoltre lavora con la società civile per rafforzare il dialogo strutturato e migliorare la possibilità per giovani e terzo settore di essere protagonisti in Egitto.

Quali sono le attività che la volontaria svolgerà nella sua permanenza in Egitto? Il progetto prevede di valorizzare al massimo le competenze e gli interessi della volontaria. Quindi, in linea di massima si chiede la disponibilità ad un lavoro a contatto con le donne rifugiate coinvolte nei laboratori creativi organizzati da Sting, con i loro bambini, per offrire un minimo servizio di animazione che ogni tanto possa permettere alle mamme maggiore autonomia nel seguire le attività, il coinvolgimento nella gestione dei canali di promozione sui social della Sting e la possibilità di lavorare a montaggio video o editing fotografico per testimoniare quanto Sting porta avanti. A seconda delle risorse che potrebbe offrire la volontaria, sono accessibili incarichi di supporto ai progetti di sviluppo manageriale e di empowerment, nonché di assistenza alla progettazione. L'importante però è la motivazione di fondo, non tanto il CV, e la conoscenza di un minimo di lingua inglese.

Perché una ragazza dovrebbe scegliere di partire in Egitto soprattutto in questo periodo storico? Perché sono esperienze che non ci vengono offerte tutti i giorni. Sotto il profilo della crescita personale e professionale stiamo parlando di un'opportunità unica per chi è interessato al sociale, al lavoro con i rifugiati e alla geopolitica Euromediterranea. Ci rendiamo conto della delicatezza di questo momento storico nelle relazioni fra Italia ed Egitto. E lavorando in ambito internazionale sappiamo molto bene che l'attuale governo egiziano è motivo di preoccupazione per la comunità internazionale, per tanti giovani egiziani e per l'Italia. Ma il nostro è un progetto tra attori della società civile, con il coinvolgimento dell'Europa quale organismo che ha accreditato per l'accoglienza Sting verificandone sul posto le caratteristiche e la capacità operativa. In Sting lavorano ragazze egiziane e la tutor del progetto è una ragazza danese e a ci tengono sempre a farci notare che la percezione che abbiamo in Italia non è comunque del tutto obiettiva dato che il lavoro delle ONG e della società civile va avanti senza troppe difficoltà e in condizioni di sicurezza. Certo, fanno presente che non si consiglia a stranieri di occuparsi attivamente della politica interna egiziana o di prendere parte a manifestazioni pubbliche contro il governo, ma far bene il proprio lavoro nel sociale è possibile senza correre rischi particolari. Va detto che non è che in realtà la situazione al Cairo sia clamorosamente peggiore di quanto non fosse un anno fa o ai tempi precedenti la primavera araba. Certo, la stabilità e la sicurezza delle strade sono ottenute con mezzi che noi non approviamo e il deficit di democrazia è gravissimo, ma l'ambito di lavoro e di vita quotidiana in un progetto come questo è molto diverso da quell'idea che ci facciamo del Cairo attraverso i media. La società egiziana è ovviamente differente dalla nostra sotto mille punti di vista ma l'ambito in cui opera Sting è moderno, giovane e cosmopolita. Inoltre i progetti di Servizio Volontario Europeo sono molto seguiti e supportati dalle istituzioni europee e, nel nostro caso, italiane. Insomma, certi treni non passano spesso, meglio non farseli scappare. Non è un progetto per tutti, ci vuole molta motivazione, ma il numero di volontari che partono per offrire supporto alla popolazione in luoghi ben più pericolosi ci rafforza nella volontà di andare avanti anche con la nostra proposta. 

(Valentina Bifulco)


per info
http://www.assonur.org/sito/