MGallery - Masterclass gratuita co Pietro Mele

Sardegna Teatro e Consorzio Camù | EXMA Exhibiting ad Moving Arts

con il sostegno di Sardegna Film Commission

COSA RACCONTA UN'IMMAGINE. strutture narrative non convenzionali

Teatro Massimo - M Gallery

Martedì 28 Novembre

Masterclass, ore 17.00 - 19,00

Cosa racconta un’immagine. Strutture narrative non convenzionali. La masterclass sarà un momento di riflessione sotto forma di brain storming in cui si ragionerà sulle modalità di comprensione e appropriazione di un'immagine nell’età contemporanea. Guidati dall’artista in un percorso ragionato attraverso la visione di materiale storico, filmico, d'archivio e di opere d’arte, ci si interrogherà sul significato di fare arte ai giorni nostri e sul ruolo della stessa nella società attuale. La masterclass si terrà in forma di dialogo aperto con i partecipanti in modo da incentivare uno scambio reciproco tra le parti. La partecipazione è gratuita, a numero chiuso (max 10 persone).
Prenotazioni via mail a: mgallery@sardegnateatro.it

 

L’ARTISTA

Pietro Mele (1976) vive e lavora tra la Sardegna e Berlino. La sua ricerca si rivolge a realtà minori e fatti storici ritenuti marginali, che divengono oggetto di indagine e rielaborazione linguistica al fine di creare un nuovo processo di comprensione e consapevolezza. Partendo da questioni molto specifiche, quindi, innesca un processo di progressivo ingrandimento, finalizzato al raggiungimento di una condivisione collettiva di quello che a prima vista rappresenta un dettaglio di contesto, ma che, a un approfondimento successivo, si svela come sintesi di dinamiche complesse.

Il suo lavoro è stato presentato in musei, istituzioni e gallerie sia in Italia che all’estero, tra cui: Centre Pompidou, Paris (FR), MART, Trento/Rovereto, Columbia University, N.Y. City (USA), WRO 09 – 13th Media Art Biennale, Wrocław (PL), Pera Museum, Istanbul (TR), MACRO, Roma, MAN – Museo Arte Nuoro, Nuoro, LAZNIA Centre for Contemporary Art, Gdańsk (PL), CAN – Centre d’Art Neuchâtel, Neuchâtel (CH), Istituto Italiano di Cultura, Istanbul (TR), AR/GE Kunst, Bolzano, Yunnan Art Institute, Kunming (CN), Jarach Gallery, Venezia, Meno Parkas Gallery, Kaunas (LT), GC.AC, Monfalcone, Motorenhalle, Dresden (DE), Palazzo Ducale, Genova, Artissima 18, Torino, Gitte Bohr, Berlin (DE), PACT Zollverein, Essen (DE).

Tra le partecipazioni a festival e rassegne cinematografiche si ricordano: 55th International Short Film Festival, Oberhausen (DE), Milano Film Festival, Milano, 23rd European Media Art Festival, Osnabrück (DE), This Is Not A Gateway, London (GB), Video Review Festival, Katowice (PL), VideoTime – Shorts: cameraVideo, Half Juni, Rotterdam (NL), Loop Festival – The Platform For Videoart, Barcelona (ES), Delhi International Arts Festival, New Delhi (India), Tina B. – The Prague Contemporary Art Festival, Prague (Czech Republic), 19th International Videofestival, Bochum (DE), 6th Naoussa International Film Festival, Naoussa (GR), 26° Torino Film Festival, Torino, Media Art Festival for Film and Video / Northern Film Festival, Leeuwarden (NL), Optica, International Festival of Video Art, Madrid (ES)

 

PROIEZIONI

THE END OF THE PROCESS - 2012, HD, colore, stereo, 11:12

Strutturato su tre sentieri narrativi distinti, il video sviluppa un percorso filmico le cui storie si sfiorano reciprocamente senza incontrarsi mai. Nonostante ciò, personaggi e situazioni appaiono continuamente collegati fra loro da brevi rimandi, simboli che ritornano e richiami a particolari trascurati. Impercettibili fratture linguistiche interrompono quindi lo scorrere delle immagini e connettono le parti senza cedere a una ferrea logica causale. Guardando al suo interno, invece, i temi della costrizione e della resa, tratti da una riflessione dal carcere di Antonio Gramsci, vengono indagati attraverso una voce narrante che presenta se stessa come strumento autonomo, introducendo una vicenda che avanza ancora una volta per conto proprio e che per certi versi inganna lo spettatore con un ulteriore racconto nel racconto.

 

EVERY DAY - 2011, HD, colore, stereo, 5:13

Da trent'anni la vita di un pastore convive con l'attività quotidiana di uno dei più grandi e attivi aeroporti NATO d'Europa. Il video prende forma attraverso un'aggiunta progressiva di informazioni che solo alla fine ricompongono il quadro nella sua completezza, mettendo in relazione due mondi inconciliabili.

OTTANA - 2008, HD, colore, stereo, 11:46

All’alba, una carovana di uomini a cavallo viene lentamente inghiottita da una fabbrica di veleni. Il video riflette a posteriori sull’impatto che il polo industriale di Ottana (1960) ebbe sul territorio circostante, sia a livello ambientale che socio-antropologico, e pone se stesso come sintesi del contrastato incontro tra un mondo agro-pastorale e l’industria.

Alla proiezione segue confronto con l’autore.

I video saranno fruibile nella settimana successiva negli spazi di MGallery.

 

M GALLERY

L’incontro con Pietro Mele si inserisce nel progetto L’alleanza dei corpi programma autunnale dello spazio espositivo M Gallery, nato dalla collaborazione fra Sardegna Teatro e  Consorzio Camù | EXMA Exhibiting ad Moving Arts, con il supporto di Sardegna Film Commission.

L’alleanza dei corpi, che cita nel titolo le teorie performative dell’azione collettiva elaborate dalla studiosa del sociale Judith Butler: un fluire di interventi che orchestrano, attraverso un gioco di rimandi fra discipline artistiche e programmazione di Sardegna Teatro, una narrazione condivisa sul tema della comunità in epoca contemporanea.

Attraverso le opere degli artisti coinvolti si vuole coinvolgere il pubblico in una riflessione su come la creazione di azioni coordinate possa ricostituire le forme sociali plurali compromesse dal neoliberismo e promuovere così importanti iniziative di resistenza attiva. Attraverso interventi performativi, rassegne di video arte, ponti sonori, talk e una biblioteca condivisa, L’alleanza dei corpi si costituisce come piattaforma di autodeterminazione per ampliare le maglie della socialità