Emna Jeblaoui: le donne sono il centro dell’economia

Abbiamo incontrato Emna Jeblaoui una donna che incarna il cambiamento e la modernità del suo paese d’origine, la Tunisia.

Cercando di superare gli stereotipi e i pregiudizi che il mondo occidentale si porta dentro, le abbiamo chiesto una testimonianza diretta sulla condizione delle donne in Tunisia.

“La donna tunisina è un misto tra la donna araba e occidentale, cerca il suo ruolo nella società facendo attivismo, ma c’è tanta debolezza e fragilità nelle zone marginali del Sud e nelle frontiere, dove persistono problemi di educazione, sviluppo e crescita. Anche in queste zone, però, le donne sono il centro dell’economia e della famiglia. La mia paura è soprattutto riguardo ai problemi dell’educazione e della libertà di movimento, che è quasi assente tra campagna e città. La mancanza di spostamenti isola le donne che non vivono in città, e che sentono le notizie solamente dalla televisione, senza avere nessun termine di paragone. Questo fenomeno fa si che l’informazione che arriva a gran parte del paese sia mediata dai politici e dai potenti, rendendola quasi universalmente accettata. Bisognerebbe proporre programmi alternativi, altri modelli di società e di visione, in modo da costruire nel loro immaginario un’altra maniera di essere donne.

Credo che quello di cui c’è più bisogno per le donne del mio paese sia l’indipendenza economica e l’accesso ai diritti. La nuova costituzione nell’articolo 46 sancisce i diritti delle donne, dandogli gli stessi diritti degli uomini. Spero che l’articolo diventi legge e che tutte le donne possano avere accesso all’istruzione, e attraverso la scuola capire che esistono diversi modelli di società, e ognuno di noi deve avere la possibilità di scegliere liberamente”

Emna Jeblaoui un'esperta di società civile tunisina, membro del Comitato consultivo dell'Istituto arabo per i Diritti Umani e direttrice dell'IDH - Istituto tunisino per lo Sviluppo dell'Uomo

Valentina Bifulco