debutto Sacra Famiglia di Nunzio Caponio e video Family affair

 

Stasera 7 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari il debutto della nuova produzione sardegna teatro SACRA FAMIGLIA scritto e diretto da Nunzio Caponio con in scena Maria Grazia Bodio e Cesare Saliu.
Lo spettacolo debutta domani 7 dicembre alle ore 21 e continua ad andare in scena l'8 il 9 e il 10 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari (8 Dicembre/9 dicembre ore19:00 - 10 dicembre ore 17:00).
Una madre, un padre e un figlio arruolato nell'esercito. Al rientro il disturbo post traumatico da stress diventa il loro peggior nemico.

In dialogo con lo spettacolo e proiettato sempre da stasera,in loop nella Mgallery del Teatro Massimo, il video Family affair di Zeimmerfrei.
Dopo l’esperienza di teatro documentario e partecipativo dello scorso ottobre con le famiglie di Cagliari, il gruppo ZimmerFrei propone un lavoro video che raccoglie le esperienze del progetto che, negli ultimi anni, ha attraversato tutta Europa. 

Attraverso i ritratti dei componenti delle famiglie di Cagliari, Forlì, Torres Novas (Portogallo) e Losanna (Svizzera), il film traccia una prospettiva su diversi tipi di nuclei familiari: famiglie allargate, famiglie informali, famiglie d’elezione, famiglie ricomposte, famiglie mosaico, famiglie temporanee, famiglie intermittenti e cespugli relazionali della nostra contemporaneità.
La proiezione sarà disponibile sino al 20 dicembre giorno in cui le famiglie partecipanti della tappa di ricerca cagliaritana e il pubblico dialogheranno sugli esiti di questo esperimento performativo e sociologico.

per info e prenotazioni 
info@sardegnateatro.it
800609162

 

Teatro Massimo Cagliari: 
Giovedì, 7 Dicembre, 2017 - 21:00
Venerdì, 8 Dicembre, 2017 - 19:00
Sabato, 9 Dicembre, 2017 - 19:00
Domenica, 10 Dicembre, 2017 - 17:00

sacra famiglia
di Nunzio Caponio
con Maria Grazia Bodio, Cesare Saliu, Nunzio Caponio
scene e costumi Marco Nateri
drammaturgia sonora Nunzio Caponio
regia Nunzio Caponio
produzione Sardegna teatro

Un FIGLIO, marchiato clinicamente con la sigla ‘DPTS’ (Disturbo Post-Traumatico da Stress), dopo anni di arduo vissuto è costretto a far ritorno tra le mura native rimaste identiche dal giorno della sua nascita. Ad attenderlo sono un PADRE e una MADRE. La convivenza famigliare prende ben presto una piega complessa e conflittuale. La vita ha segnato il figlio e porta con sé le cicatrici ancora fresche di un mondo del tutto ignoto ai due genitori che rimangono impotenti e sconcertati davanti alla sua evidente instabilità emotiva e psichica. Anni arruolato nell’esercito, un conseguente arruolamento come mercenario, un’ardua e ambigua ricerca spirituale; il figlio non è più lo stesso. Irrisolti conflitti famigliari fanno si che la tensione in casa sale sino a quando i tre decidono di lasciarsi andare in un confronto senza precedenti che li porterà a relazionarsi su una base inedita che aiuterà il figlio ad indagare, tra le mura domestiche, l’origine del suo trauma. 

Sacra Famiglia è la prima opera di un’ambiziosa trilogia teatrale che vuole esplorare gap generazionali indagando in particolar modo sulle peculiarità delle ultime tre generazioni del mondo occidentale; generazione X (nati tra il 1966-1976), generazione Y (nati tra il 1977-1994), generazione Z (nati dal 1995-2012).

Sacra Famiglia racconta una cruda degenerazione della generazione X (prima esplorazione della trilogia) e prende corpo in un gap generazionale particolarmente importante. Da una parte troviamo una generazione, incarnata nelle vesti di un padre e una madre, che per la prima volta lascia alle spalle un mondo regolato da valori ancestrali che affondano le loro radici nel concetto di famiglia e dall’altra la generazione x, nelle vesti del figlio, che per la prima volta nella storia dell’uomo a noi conosciuta affronta un mondo con regole del tutto inedite e oscure alla sua psiche.

Questo gap è testimone di uno passaggio che con grande rapidità ha vissuto gli ultimi albori di un ‘mondo organico’ alle soglie di un ‘mondo meccanico’ che a sua volta scompare nell’ombra di un mondo prettamente tecnologico-digitale. Il figlio è testimone di tutto ciò e incarna l’arcano del ‘Matto’; colui  che si getta a capofitto nell’abisso di una mondo oscuro dove i valori e i rapporti sociali sono drasticamente diversi da quelli ambiti dai suoi genitori, un percorso che lo porta a trovarsi in una profonda crisi d‘identità e carenza affettiva frutto di una depersonalizzazione in balia di una sempre più incalzante mercificazione del sé.

Sacra Famiglia strappa l’abito che veste il concetto di famiglia e mette a nudo individui che per la prima volta si specchiano nelle loro paure esistenziali. Lontano da false certezze, i protagonisti di Sacra Famiglia forse troveranno la forza di istaurare un rapporto di appartenenza all’altro attraverso un sentire profondo del loro essere o forse preferiranno girare lo sguardo nel vuoto e sorridere all’inganno, in ogni caso la scelta non sarà la loro ma solo dello spettatore; vero protagonista di Sacra Famiglia.